Sono ufficialmente partite le complesse operazioni di varo del nuovo ponte di Voltabarozzo, la più imponente opera del Sir3.
Dopo aver spinto in posizione l’avambecco, ovvero la struttura metallica rossa più leggera montata in testa al ponte, questa mattina è iniziato lo spostamento vero e proprio della nuova struttura di 820 tonnellate per 95 metri di lunghezza, che verrà traslata dal lato del lungargine Terranegra, dove è stata assemblata, fino al lungargine Sabbionari, verso Voltabarozzo.
Visto il peso e le dimensioni la struttura viene spinta da martinetti cavi posizionati a destra e a sinistra del ponte, una tecnologia grazie alla quale è possibile avere un controllo millimetrico dello spostamento ed evitare svii o slittamenti. Lo spostamento è quasi impercettibile ad occhio nudo, dal momento che si tratta di un avanzamento di 3 cm al minuto, circa due metri all’ora.
Osservando invece da molto vicino, da oggi e per tutta la settimana, si potrà osservare un costante movimento, seguito passo passo da oltre venti tecnici della ditta MBM Costruzioni in acciaio, che ha realizzato e assemblato la struttura.
Il sindaco Sergio Giordani, presente all’avvio delle operazioni, ha dichiarato: “E’ un vero è proprio spettacolo anche se sembra invisibile ad occhio nudo. Quasi un anno di lavoro per un’opera che non solo è la più imponente del sistema SMART ma è unica nel suo genere proprio per le modalità di assemblaggio e varo che sono state scelte. Stiamo andando avanti rispettando tutti i tempi previsti, entro la fine dell’anno saranno ripercorribili gli argini, ieri sera ha aperto il ponte Omizzolo, e anche in via della Pace si procede con il grande cantiere dello scambio tra le due linee. Il tram è solo una delle opere che stiamo realizzando a Padova, dove non sta investendo solo il Comune ma molti altri enti come ad esempio l’Università, la Provincia, l’azienda ospedaliera, cui aggiungere tutti i soggetti privati. Stiamo attraversando un’epoca che cambierà Padova sotto molteplici punti di vista, da una miglior mobilità ad un’aria più pulita e meno inquinata. Certo, lo ribadisco, ci sono e ci saranno dei disagi, ma nel 2026 Padova sarà senza alcun dubbio migliore, più europea e con un trasporto pubblico più efficiente.”
L’assessore alla mobilità Andrea Ragona ha commentato: “Si può ben vedere ora come il nuovo ponte sarà sostanzialmente identico all’attuale ma più lungo e più alto. Non ci correrà solo il tram nelle due direzioni ma sul lato che costeggia il ponte esistente verrà realizzata una ciclopedonale della larghezza di tre metri, mentre dall’altro lato sarà presente un percorso pedonale largo due metri, funzionale anche alle manutenzioni. Il tram ridisegna infatti anche la mobilità ciclabile. In questa zona della città le biciclette e i pedoni erano costrette a passare sul ponte attuale, pensato per le macchine, e costretti a passare in uno spazio stretto e scivoloso. Con il nuovo ponte avranno percorsi dedicati che si uniranno alla ciclopedonale esistente che è già stata sistemata, con una nuova pavimentazione, più larga, e con nuove piantumazioni.”
Johnny Viel, direttore tecnico per le opere civili del Sir3, dopo aver illustrato nel dettaglio
come verrà spostato il ponte ha precisato: “Se tutto procede per il meglio già nella giornata di venerdì l’avambecco sarà dall’altro lato, e dalla settimana prossima inizieremo le cosiddette operazioni di “calaggio”, per spostare il ponte e metterlo nella sua posizione definitiva sui sostegni costruiti nei mesi scorsi in corrispondenza dell’argine. A quel punto prenderà il via la ricostruzione delle strade arginali, ormai chiuse dallo scorso autunno, che saranno completate per la fine di novembre o all’inizio del mese di dicembre.”
All’avvio delle operazioni di varo erano presenti anche i presidenti delle Consulte interessate dal passaggio della nuova linea, Alessando Balzan, Alessandro Sanco e Fabio Casetto, che hanno espresso soddisfazione per l’avanzamento dei lavori di un’opera che avvicinerà sempre più i quartieri, e hanno annunciato incontri pubblici nei rispettivi quartieri per approfondire ulteriormente l’opera.
