L’impegno per una città più verde: 3.000 nuovi alberi e 10.000 nuovi arbusti lungo le nuove linee del tram.

21 Novembre 2024
ULTIMO AGGIORNAMENTO: 21.11.2024

13.000 nuove piante, tra alberi e arbusti, a fronte di 765 abbattimenti. Questi sono i numeri delle nuove messe a dimora previste in prossimità delle nuove linee tranviarie. Facciamo il punto su come il sistema SMART porterà una città più verde, analizzando i numeri relativi alle nuove linee del tram in costruzione, il Sir3 che unirà la stazione con Voltabarozzo e il Sir2, che collegherà Rubano con Vigonza attraversando la città da est a ovest.

Come impattano le nuove linee sul verde?

La costruzione di 22 nuovi chilometri di infrastruttura per la mobilità sostenibile inevitabilmente ha degli impatti sul territorio e sulla nostra vita. Non solo per quanto riguarda i possibili disagi dovuti ai cantieri ma anche per gli interventi che si rendono necessari sul patrimonio arboreo, alla cui tutela è stata posta molta attenzione fin dalla progettazione iniziale.

Non solo per quanto riguarda il sistema SMART nella sua realizzazione finale ma anche per le possibili interferenze nella fase dei lavori e dei cantieri.
Se prendiamo ad esempio la linea Sir3 Stazione – Voltabarozzo, in alcune tratte il tram è stato progettato per circolare senza la linea elettrica di contatto, ovvero funzionerà a batteria nello stesso modo in cui oggi circola in Prato della Valle. Questo ha permesso di non interferire con le alberature ad esempio in via Morgagni o sulla passeggiata Bianchini. 

In via Morgagni inoltre si sta procedendo a realizzare una piattaforma in calcestruzzo più sottile e leggermente rialzata, la cui posa è meno invasiva e permette di non intaccare le radici con gli scavi.

Se invece prendiamo ad esempio la linea Sir2, dove le interferenze sono maggiori perché maggiori sono i chilometri, in ogni fase progettuale mano a mano che si entrava nel dettaglio ogni singola interferenza è stata analizzata con cura dai progettisti con il supporto costante del settore Verde, Parchi e Agricoltura Urbana del Comune di Padova. Per ogni albero in esame nell’area oggetto dell’intervento si è definito il modo migliore di intervenire: in alcuni casi si è resa necessaria una semplice potatura, in altri si è proceduto con un vero e proprio spostamento e, solo se necessario, si è definito di procedere con gli abbattimenti.

Tutti questi accorgimenti hanno permesso che le alberature coinvolte dai lavori fossero solo quelle presenti fisicamente sul tracciato della rotaia. Se gli abbattimenti previsti dai progetti definitivi erano oltre 1000, grazie all’importante lavoro degli ultimi mesi in fase di progettazione esecutiva, il numero è sceso a 765.

legati con quello presente in corrispondenza della rotonda davanti all’hotel Milano, il quale sarà concluso negli stessi giorni. Si tratta di uno snodo molto importante della rete idrica cittadina, che serve centinaia di abitazioni, e con questo intervento andiamo a riqualificarlo completamente.”

Quanti e quali nuovi alberi saranno messi a dimora. Dove? 

Il progetto della rete SMART prevede nuove messe a dimora, che vanno ben oltre le compensazioni dovute. In totale sono 13.000 le nuove piante in prossimità delle nuove linee. Di queste, circa 3000 sono alberi, circa 10.000 sono arbusti e siepi, che contribuiranno a definire un’infrastruttura verde a protezione dei percorsi del tram.
Le specie di alberi da piantare sono state individuate in collaborazione con il Settore Verde, Parchi e Agricoltura Urbana del Comune di Padova seguendo le linee guida del Piano del Verde della città, ovvero alberi adatti alle nostre latitudini, resistenti e con grande capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e ai forti stress dovuti a periodi di siccità alternati a periodi di forti precipitazioni, come i tigli o i bagolari. 

L’obiettivo è mettere a dimora quanto più possibile in prossimità delle linee ma non sempre è possibile trovare spazio per la collocazione per così tante piante. Se osserviamo i tracciati, in particolare del Sir2 Rubano – Vigonza, possiamo facilmente osservare come ad esempio nel territorio del Comune di Rubano vicino al percorso del tram c’è molto spazio dove è possibile andare a mettere a dimora nuove piante. Diverso è in alcune aree prossime al centro storico di Padova, dove lo spazio vicino alla carreggiata è inferiore.
Per questo motivo si è deciso di procedere con un dettagliato piano per individuare le aree disponibili grazie alle quali massimizzare il numero di nuove piantumazioni e i loro effetti ecologici positivi: piccole aree verdi pubbliche o private, come aiuole o parcheggi, zone in prossimità delle linee ma non interferenti come il fronte della Caserma Romagnoli, grandi spazi come l’area attigua al cimitero di San Lazzaro, a Padova Est. In quest’ultima saranno 1200 i nuovi alberi, una vera e propria foresta urbana.Questo lavoro ha permesso di andare oltre e non limitarsi a compensare gli abbattimenti necessari per la realizzazione di questa fondamentale opera pubblica per la città e per l’ambiente, ma di cogliere l’occasione per affiancargli anche una grande operazione di aumento del numero di alberi cittadini e accompagnare il percorso della nuova linea tranviaria con un significativo numero di nuove essenze.

Lo stato di salute delle alberature abbattute.

L’avvento delle linee tranviarie e l’attenzione posta per tutelare il patrimonio verde, ha permesso di indagare più a fondo lo stato di salute di alcuni esemplari.

Molte delle piante abbattute nella zona della passeggiata Bianchini e del ponte di Voltabarozzo ad esempio erano cresciute spontaneamente, senza alcuna manutenzione nel corso degli anni e alcune presentavano malattie.

Alcuni platani lungo la strada regionale nel Comune di Rubano erano affetti da degradazione del legno, una patologia che in un periodo più o meno breve comporta instabilità del tronco e conseguenti rischi per l’incolumità pubblica, come accertato anche dal Nucleo dei Carabinieri Forestali di Padova, congiuntamente agli Ispettori Fitosanitari della Regione Veneto.Non tutti gli esemplari da abbattere presentano patologie, ma in molti casi piante che sarebbero state rimosse nel giro di pochi anni verranno sostituite da un numero maggiore di alberi che garantiranno benessere per decenni.  

Un’opera che guarda al futuro.

Il sistema SMART, una volta in funzione, trasporterà circa 144.000 persone al giorno, con un risparmio di 15.600 tonnellate di Co2. Si tratta del più grande investimento sulla mobilità sostenibile della storia di Padova e la maggior opera di questo tipo finanziata a Nord Est dal PNRR.
Tra i benefici che l’opera porta ci sono il minor inquinamento, la minor congestione, gli spostamenti più veloci e puntuali, la riduzione dell’incidentalità, ma c’è anche un sensibile aumento del verde, in linea con gli obiettivi di neutralità climatica al 2030 che Padova è chiamata a perseguire tra le città pioniere nominate dalla Commissione Europea. 

Certo, per realizzare un’opera di questo genere, ovvero 22 nuovi chilometri di tracciato, è inevitabile il sacrificio di un certo numero di alberi. Si tratta di una scelta esclusivamente tecnica e necessaria, che non è stata fatta a cuor leggero ed è stata valutata attentamente, ma che deve essere vista nel bilancio complessivo dei benefici che assicurerà alla città la realizzazione del nuovo tram, con la contestuale creazione di nuove aree verdi lungo il suo percorso.
Questi interventi inoltre vanno inseriti nel complesso delle opere di forestazione e cura del verde del Comune di Padova. Dal 2017 ad oggi sono stati effettuati 3.748 abbattimenti e 22.840 nuove messe a dimora, senza contare quanto previsto nell’ambito della realizzazione della rete SMART.

Se il totale degli alberi a Padova oggi è di 73.544, nel 2027 grazie a SMART e a tutte  politiche di forestazione del Comune di Padova saranno circa 80.000

Questo perché, se è necessario abbattere degli alberi già sviluppati e preziosi per fare spazio ad una delle più importanti opere ad impronta ambientale della città, è ancora maggiore la responsabilità di colmare quella perdita e di piantarne molti di più, ben oltre le compensazioni di legge.

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