È arrivato con un carico eccezionale dalla Francia il primo mezzo destinato alla linea Sir3 Stazione – Voltabarozzo. Dopo il percorso sulla tangenziale e le necessarie manovre per accedere a via Piovese, è arrivato al nuovo deposito dove è stato scaricato e agganciato alle rotaie recentemente installate sulla piattaforma tranviaria nell’area del capolinea, alla presenza dell’amministrazione, dei referenti di Alstom France e delle imprese che coordinano le opere civili del Sir3.
Ogni tre settimane a Voltabarozzo arriverà un nuovo tram destinato esclusivamente alla nuova linea in fase di realizzazione. Si tratta di mezzi esteticamente identici a quelli attualmente in uso sul Sir1, ma con importanti migliorie tecnologiche in particolare alle batterie e ai sistemi di sicurezza. Non solo, anche le tappezzerie e i sedili sono rinnovati, pur mantenendo l’iconico cielo stellato di Giotto.
A Voltabarozzo arriveranno e saranno depositati 5 mezzi a tre casse (vagoni), grandi cioè come quelli che siamo abituati a vedere in servizio.
Sul sistema SMART circoleranno però complessivamente 55 mezzi: 22 sono quelli attualmente in servizio sul Sir1, cui si aggiungeranno altri 5 mezzi a tre vagoni come quello arrivato stanotte e 28 mezzi più grandi e capienti, a 4 vagoni che arriveranno nei prossimi mesi una volta pronto il deposito di Rubano che li dovrà accogliere. Questi ultimi sono attualmente in fase di produzione presso gli stabilimenti di Alstom in Alsazia e saranno di seconda generazione: non solo migliorie tecniche come quelli a tre vagoni bensì all’interno saranno ancora più accessibili, più confortevoli, con una diversa disposizione dei sedili per permettere una migliore circolazione delle persone e alcune comodità come le prese elettriche per l’utenza.
Vale la pena ricordare che, grazie all’adeguamento del progetto del Sir3 ai mezzi più lunghi e capienti e alla luce della recente richiesta di finanziamento per allungare anche le fermate della linea attualmente in servizio, è stata presa la decisione di produrre esclusivamente mezzi a quattro casse, a differenza dai quanto inizialmente previsto con i progetti di fattibilità tecnico economica.
I mezzi di nuova generazione a quattro vagoni saranno consegnati a partire dal prossimo autunno, o comunque quando il deposito di Rubano sulla linea Sir2 sarà pronto per poterli ospitare.
Il sindaco di Padova Sergio Giordani sottolinea: “Andrea Ragona, il Rup Diego Galiazzo e tutte le altre persone coinvolte stanno lavorando davvero bene. I tempi sono perfetti. Questo è il primo dei cinque tram a tre casse, gli altri arriveranno a distanza di tre settimane l’uno dall’altro. Gli altri 28 che arriveranno più avanti invece saranno a quattro casse e grazie anche all’allungamento delle banchine delle fermate, potranno trasportare più passeggeri. Basta vedere come il tram oggi in servizio è affollato, ad esempio all’Arcella, per capire che è un servizio che funziona e che alle persone piace. Con un tram più lungo vogliamo dare anche più confort ai passeggeri. Anche i canteri del Sir2 procedono come previsto e a breve farò un sopralluogo lungo il percorso di entrambe le due nuove linee per rendermi conto di persona dei lavori già realizzati e di quelli da realizzare.”
Andrea Ragona, assessore alla mobilità del Comune di Padova aggiunge: “Esteticamente vediamo questo tram uguale, a quelli in esercizio, in realtà questo mezzo ha delle innovazioni tecnologiche, in particolare dei dispositivi di sicurezza anti deragliamento che sono stati implementati, delle nuove batterie che sono più performanti e quindi potranno circolare meglio sui tratti del Sir3 dove sono previste sezioni senza catenaria come sul Sir1 in Prato della Valle. I nuovi tram che arriveranno a partire da fine di quest’anno, saranno invece mezzi a quattro casse e avranno ulteriori innovazioni tecnologiche: anche loro saranno esteticamente uguali, tranne per il fatto di essere più lunghi, ma avranno un totale rinnovamento della parte dei sistemi tecnologici. Siamo soddisfatti e lo saremo ancora più quando inizieremo a vedere i tram girare su strada, prima con il collaudo e il pre-esercizio e poi con i passeggeri. Passo dopo passo questo momento si avvicina sempre di più. Noi prevediamo di concludere il grosso dei lavori infrastrutturali per la linea Sir3 con la fine dell’estate e dall’autunno avviare i lavori meno impattanti cioè la parte elettrica, la posa dei pali della linea aerea e la posa delle rotaie. Terminata questa fase, quindi per la fine di quest’anno, ci saranno una fase di collaudo e una fase di pre-esercizio i cui tempi verranno concordati con il Ministero e poi finalmente partirà il vero e proprio esercizio della linea Sir3. Adesso il cantiere più rilevante è in via Sografi anche se è un cantiere meno impattante rispetto a quelli fatti quest’estate perché l’incrocio con via Forcellini è aperto. Da marzo-aprile invece inizieremo sull’ultimo tratto, quello più forse complicato non tanto per le condizioni stradali ma per il luogo delicato che è quello dell’Ospedale. Lì stiamo già iniziando a vedere se è possibile lavorare su due turni, quindi anche la sera, ovviamente organizzando il lavoro concentrando le attività più rumorose di giorno.”
Diego Galiazzo, direttore tecnico di APS Holding e Rup del sistema SMART sottolinea: “Questo nuovo mezzo è a tre casse come quelli esistenti sul Sir1. A differenza del tram del Sir1 è un mezzo in cui sono state implementate alcune funzioni aggiuntive. Una è il Corrail, il dispositivo che controlla il collegamento tra la rotaia e il ruotino che lo aggancia alla stessa e l’andamento del mezzo in generale. Inoltre porta già in dotazione le batterie nuove, più performanti. La linea Sir3 prevede due tratti in cui il veicolo funziona esclusivamente a batteria ovvero via Morgagni con le sue belle alberature e la passeggiata Bianchini. Inoltre gli interni sono nuovi, nel senso che i sedili sono rivestiti con una stoffa che è simile a quella dell’esistente, ma appunto nuova rispetto all’origine. L’assetto delle sedute è lo stesso della Sir1, quindi il numero di posti rimane invariato. Quello del Sir2 a quattro casse invece prevede una leggera differenza nella disposizione dei posti e quindi sarà più accessibile e confortevole”.
Said Haddoudi, site manager di Alstom France, commenta con soddisfazione: “Questo progetto è molto importante per Alstom perché sappiamo che cambierà la mobilità urbana di Padova per i prossimi anni. Si inserisce pienamente nella strategia di Alstom che è di accompagnare la transizione ecologica. Alstom ha 85 mila dipendenti nel mondo e ancora una volta siamo veramente contenti di consegnare questo veicolo alla città di Padova. Ieri abbiamo avuto l’opportunità di fare il giro dei cantieri. Devo dire che sono stato impressionato dai lavori, in particolare quelli del nuovo ponte che è stato realizzato per la linea Sir3 e del deposito. Ho visto questo cantiere ad ottobre e sono colpito dalla velocità di realizzazione dei lavori che ci ha permesso oggi di essere con voi e di consegnare questo veicolo sull’infrastruttura realizzata”.
Giancarlo Dettoni, referente delle imprese che stanno realizzando la linea Sir3, conclude: “Qui al capolinea stiamo avanzando con la posa del binario. Abbiamo già posato degli scambi in modo che con i prossimi arrivi dei nuovi tram riusciremo a parcheggiarli lungo la linea e all’interno del deposito, dove getteremo il calcestruzzo della piattaforma in circa tre settimane. Per quanto riguarda invece la struttura vera e propria del deposito, l’abbiamo ultimata, mancano solo i rivestimenti, così come stiamo completando il punto ristoro e la sottostazione elettrica. In generale siamo in linea con quanto pianificato e i lavori procedono nei tempi, ma abbiamo davanti una primavera intensa visti i cantieri in zona Sografi – Ospedale.”